Assisto al post elezioni, come
una parte degli italiani (tantissimi, tanti, così così, pochi?), con la
preoccupazione di un baratro lì pronto a risucchiarci. Incredula delle varie e
differenti irresponsabilità delle
forze politiche, apparentemente attente più alla loro (presunta) sopravvivenza
e/o avanzamento piuttosto che alla salvezza
– ché di quella si tratta – del Paese.
Mi pare(va) che l’Agenda Monti
(agenda Ichino, forse) desse delle dritte buone.
Le idee, parlando di elezioni,
sono vincenti o perdenti in relazione ai risultati.
Ma, se sono buone, se valgono rispetto agli ipotetici effetti attesi, tali restano.
Nonostante i (non molti) voti
ricevuti.
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