sabato 16 giugno 2012

Leggere. E scrivere


Leggere è sognare per mano altrui. F. Pessoa

Forse è l’esigenza di sognare con mano propria che fa scrivere tanti libri. In Italia c’è più gente che scrive rispetto a quella che legge, tanto che, talvolta, si direbbe che neppure chi scrive si legga.


Che si scriva tanto va bene; in certi casi, quando la scrittura ha valore di autoterapia, addirittura benissimo. Che si pubblichi tanto un po’ meno: manca un filtro adeguato, c’è troppo ciarpame nelle librerie, ma chi può mai dirlo in termini assoluti? Talvolta una frase mal scritta di un pessimo testo colpisce più delle cesellate parole di un capolavoro.


La cosa che proprio non si regge è che tanti, troppi, si considerino scrittori/scrittrici.


Quale mai bravo professore di filosofia direbbe di sé: sono un filosofo? E, così, non basta un libro pubblicato, e, talvolta, neppure dieci o più, per trasformarsi, necessariamente, in Scrittori.


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