La Candelora, ovvero la Festa delle Candele, ovvero la Presentazione di Gesù al Tempio.
Un tempo, al mio paese, si mangiava (uno dei pochissimi giorni l’anno in cui accadeva) carne: quella conservata, nella sugna o sotto sale, dopo la macellazione del maiale e le preparazione di frittole e salumi di metà gennaio: E cu non havi sordi s'impigna 'a figghiola. (Ovvero: chi non ha carne e chi non ha soldi per comprarla, dà in pegno la figlia più piccola per poterla acquistare).
Ma era anche la giornata in cui il desiderio di primavera trovava parole:
A Candelòra du ‘mbernu simu fòra...
rispundi l’urzu ‘ntra la tana:
... Nci vonnu n’atri 40 jorna ancòra
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