Giuliano Amato col direttore di Nisida, Gianluca Guida e il Dirigente scolastico Gennaro Rovito
«Tutti i
cittadini italiani, per la legge, non sono diversi perché né i soldi né il
potere fanno la differenza e quello che ci tiene in pari dignità è che
semplicemente siamo persone. Perciò tutti i cittadini che abitano in Italia
sono uguali davanti alla legge, senza differenza di sesso, di razza, di
qualsiasi lingua e religione e hanno piena libertà di esprimere opinioni
politiche che non intralcino la legge costituzionale. Lo Stato italiano sa che
i cittadini sono uguali davanti alla legge ma non sempre c’è uguaglianza di
fatto. Perciò lo Stato si impegna a far sì che tutti i cittadini possano
esprimere le proprie capacità e che non ci sia differenza tra persone di alta
società e persone di bassa società. Tutti hanno diritto di esprimersi meglio
tramite l’insegnamento scolastico.»
Questo è l’articolo 3 della nostra Costituzione
riscritto dai ragazzi di Nisida, a parole loro, nel 2002, dopo la visita del
presidente della Repubblica, Ciampi.
Oggi, nell’ambito degli incontri del Viaggio in Italia: la Corte costituzionale
nelle carceri, ragazze e ragazzi di Nisida si sono confrontati sul terzo
articolo della Costituzione con Giuliano Amato, che ha visitato l’Istituto
soffermandosi nei laboratori, pranzando con i ragazzi e assistendo a due
piccole rappresentazioni teatrali e musicali sul tema della pari dignitàsociale.
In questo mese di lavoro preparatorio all’incontro –
in cui, a scuola, siamo stati accompagnati dalla professoressa Maria Pia
Iadicicco – sono emerse la rabbia, l’insofferenza, la frustrazione, la sfiducia
e il fastidio, ovvero le idee e i sentimenti di ragazze e ragazzi che
percepiscono le parole della Costituzione come molto lontane dalla loro esperienza.
Ne sono derivate domande sincere che hanno avuto da
Giuliano Amato risposte piene di rispetto oltre che di competenza giuridica.
È stata una giornata bella, che ha lasciato una scia
di speranza.
Non la chiusura di un lavoro, quindi, ma, piuttosto,
l’apertura di un altro.
Meglio: continueremo a lavorare sullo stesso tema:
ma con uno sguardo più fiducioso e una carica in più.
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