Amo il Giovedì Santo.
Perché ricorda il giorno
in cui Gesù disse: “Questo è il mio corpo… questo è il mio sangue”, lavò i piedi
ai discepoli e diede loro un comandamento
nuovo: con tutto ciò che questo significa.
Perché è il giorno che,
ricordando l’istituzione del sacerdozio ministeriale, è la festa dei preti. Ne
ho conosciuto qualcuno di opaco, ma tantissimi che sono luce e calore per
credenti e non nel nostro mondo spesso così buio e freddo.
E perché è il giorno del
grano. Quei vasetti di tenero verde giallo dell’Altare della Reposizione,
pressoché inodori e, insieme, intenso profumo della primavera nascente, sono,
per me, il simbolo più potente della misteriosa, invincibile forza della vita
che, nonostante tutto, sempre si ricrea.
Nessun commento:
Posta un commento