Caro
Matteo,
(non
ci conosciamo, ma sono convinta che preferisci essere chiamato così piuttosto
che Signor Presidente del Consiglio), tanti auguri per l’incarico che oggi
diventerà operativo.
Ti
auguro davvero di far bene. Non perché mi importi particolarmente della tua
carriera, né perché ne va di mezzo, come hai detto, la tua faccia.
È che
ne va di mezzo il Paese.
Eravamo,
nel 2011, nel baratro assoluto.
Mario Monti,
con le lacrime e il sangue che sappiamo, ci ha riacciuffato proprio al punto di
non ritorno. Enrico Letta ha portato avanti la croce, con molti limiti, ma con grande
dignità. (Naturalmente, con la regia di Napolitano cui gli italiani, anche
quelli che la pensano molto diversamente, devono parecchio).
Ora
tocca a te e, se tu andassi a sbattere,
andremmo a quel paese tutti quanti e
questo difficilissimo tentativo di rimetterci prima in carreggiata e poi di
ricominciare a correre, si frantumerebbe in un infinito numero di schegge che
ci ferirebbero mortalmente.
Dunque:
in bocca al lupo. Auguri. Di cuore.
E
auguri ai tuoi ministri. Come cittadina, mi auguro che tutti lavorino al
meglio. Per il mio lavoro, guardo con attenzione soprattutto al ministro della
Giustizia e a quella dell’Istruzione. Particolarmente a quest’ultima.
Anche
se i problemi di cui dovrà farsi carico sono tanti e molti urgenti e alcuni urgentissimi
vorrei chiedere a Stefania Giannini – veda lei il titolo che preferisce: ministro/a,
– di non scordarsi di una piccola eppure importantissima parte della Scuola:
quella che lavora in carcere.
Infine.
Ho visto un sacco di polemiche interne al tuo partito per la nomina a ministro
di Maria Carmela Lanzetta. A me (calabrese d’origine e di cuore), ha fatto
piacere. E mi auguro davvero che faccia bene.
Ancora
in bocca al lupo, Matteo,
ciao,
Maria
Sono sicura che Maria Carmela Lanzetta farà bene. Magari Renzi avrebbe fatto meglio consultarla prima e non usarla come arma da "dividi et impera", ma ormai è fatta. Condivido tutta la tua lettera.
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