Mattina. Aula dei prof. Entra una
collega. Saluta. Sorrido.
- Che c’è, ridi della mia faccia
sbattuta?
- No, osservo che hai un ombrello
dello stesso colore della borsetta. “
- Eh, io so’ nata marchesa.
Ci conosciamo da anni, ma non lo
sapevo. E allora spiega come il nonno fosse figlio illegittimo (ma
riconosciuto) di un marchese. Cosa che scoprì, insieme al suo vero cognome,
quando giunse in età da militare. Fino a quel momento aveva avuto un altro
nome: Davide Coppola.
Il nome mi emoziona. Tanto. Come
se qui ci fosse Dickens, a parlare di David Copperfield.
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