Ho appena dato l’ok,
si stampi del nostro nuovo libro.
Si intitola Parole
come Pane /La Sintassi di Nisida ed è la nuova tappa di un percorso iniziato sette anni fa, quando, in seguito ad una ricerca sugli autori che
nei secoli hanno scritto sulla nostra piccola
isola, abbiamo ipotizzato di poter lavorare ad un progetto dal titolo Nisida come Parco letterario e naturale.
Abbiamo
così, grazie all’interazione Autori-Scuola-Ragazzi, pubblicato prima tre volumi
sull’isola, la sua storia, le sue bellezze (Racconti per Nisida, Racconti
per Nisida e l’Unità d’Italia e Racconti per Nisida, isola d’Europa, editi,
fuori commercio, amichevolmente da Mario Guida) e ci siamo poi concentrati
sugli attuali, involontari, abitanti
dell’isola: i ragazzi, le ragazze dell'Istituto penale.
Alle loro
storie abbiamo dedicato il precedente volume La Grammatica di Nisida (edito
da Caracò) e quello che sta per essere pubblicato, in forma cartacea e in
e-book, ne prosegue e amplia il senso: il racconto di sé come possibilità di
cambiamento.
Da settembre a dicembre 2013, dieci autori – Viola
Ardone, Paolo Curtaz, Daniela de Crescenzo, Alessandro Gallo, Andrej Longo,
Antonio Menna, Anna Petrazzuolo, Patrizia Rinaldi, Gianni Solla, Cristina
Zagaria – hanno incontrato i ragazzi e le ragazze di Nisida e hanno scritto
ciascuno un racconto sulla base di quanto elaborato in classe dai giovani
ospiti dell’Istituto.
Tema
conduttore è stata la Sintassi, ovvero come, modificando predicati e
complementi, si possa agire sulla propria personale narrazione, nella
prospettiva di un cambiamento possibile, in positivo, dell’io. Tema che si è
intrecciato, non sempre ma spesso, alla parola “pane”, realtà da tutti ben
conosciuta e simbolo di forte impatto di ciò che è buono, necessario,
essenziale.
Il libro,
edito, senza fini di lucro, da Caracò (l’eventuale ricavato andrà ad un nuovo
progetto culturale per i ragazzi/le ragazze) e
stampato con il contributo di Finanza e
Futuro (gratuita è stata la collaborazione degli scrittori) è costituito da
due parti: la prima dai racconti dei dieci autori, la seconda dai testi dei
ragazzi sulla cui base i racconti sono stati scritti.
La
prefazione è di Isabella Bossi Fedrigotti. Il disegno di copertina di Cecilia
Latella.
Quella, era iniziata, anche per noi, come una domenica
normale, ma, poi, per i tantissimi che lo avevano conosciuto e amato, si è come
bloccata: ferma, nella violenza di un sisma.
Anche quest’anno, come nel 2008, il 2 marzo capita di
domenica.
A me piace ricordarlo così, Roberto, con un nuovo
libro. Anche questo nato nell’Aula che conserva il suo nome e il suo sorriso. E
la sua convinzione profonda nei confronti del bene: “Si può, perciò si deve fare”.
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