martedì 14 maggio 2013

Nisida. Laboratorio di Politica con Laura Boldrini




Alcune lasciano niente più che un po’di stanchezza. Qualcuna viene dimenticata presto. Qualche altra resta nel bagaglio delle cose preziose della propria vita.

Parlo delle visite. Ovvero di tutte quelle, innumerevoli, personalità che, richieste o di propria volontà, arrivano nel carcere minorile di Nisida.

Uomini (e donne) della cultura, dello spettacolo, dell’arte, dell’economia, della politica. Talvolta, delle Istituzioni. Nei miei trent’anni lavoro nel carcere ho visto tutti i ministri della Giustizia via via in carica, un ministro dell’Istruzione, un ministro per l'Innovazione, 4 Presidenti della Repubblica, di cui uno, quello diventato bis Presidente, c’era venuto anche quando presiedeva la Camera.

Anche ieri è arrivata una visita di quelle da bollino “livello altissimo”. Un incontro reale, snodatosi attraverso le varie attività dell’Istituto e che ha avuto un momento di dibattito in quel Laboratorio di Politica dedicato a Roberto Dinacci  di cui andiamo molto orgogliosi perché consente ai nostri ragazzi, che vivono ai margini, fuori o contro lo Stato di confrontarsi sui temi della cittadinanza ovvero dell’essere cittadini all’interno di una comunità con chi ha, a livelli diversi, responsabilità sulla cosa pubblica in uno scambio che, quanto più e vero, tanto più è utile ad entrambi.

Laura Boldrini ha interrotto la prima domanda (domande vere; scritte e selezionate dia ragazzi) di una giovane rom (Nisida è l’unico carcere minorile del Meridione ad avere una sezione femminile) per dire: “Grazie. Sono contenta che mi hai chiamato: Signora Presidente… sì io sono Presidente e sono una Donna”.

Le domande sono continuate (la situazione delle carceri, la mancanza di lavoro per i giovani, la violenza sulle donne, il senso della politica) e le risposte sono state chiare, garbate e appassionate.

Che cosa i ragazzi e ragazze di Nisida ne hanno recepito lo vedremo nel tempo. Certo, sarà mio compito, già da stamattina, provare a far scrivere le loro reazioni immediate, ma è la distanza che consentirà di cogliere se una frase, un concetto, un modo di porgere ha acquisito un significato più forte per loro.

Anch’io sedimenterò nel tempo una giornata che, con tutta l’abitudine alle visite, resterà tra quelle più particolari della mia vita lavorativa.

Delle tante cose immediate che potrei dire, ne scelgo una.

Laura Boldrini ha ascoltato. Non ha sentito giusto per agganciare risposta a domanda. Ma ha posto attenzione per capire.

Dovrebbe essere ovvio, eppure: è una bella cosa vedere che una signora, terza carica dello Stato, lo fa.



Queste le mie osservazioni sulla visita della Presidente della Camera, Laura Boldrini a Nisida, il 13 maggio, pubblicate su Zoomsud: http://www.zoomsud.it/commenti/52400-una-signora-presidente-tra-i-ragazzi-di-nisida.htm

Tra gli articoli pubblicati oggi, rimando a questo pezzo di Conchita Sannino sulla Repubblica on line 
 http://napoli.repubblica.it/cronaca/2013/05/14/news/boldrini_tra_i_giovani_detenuti_di_nisida_presidente_come_possiamo_aver_fiducia_-58739840/



































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