sabato 18 maggio 2013

Donne e madri (imPerfette)








«Amorevolezza e maternità quasi si escludono a vicenda. La vera maternità è coraggio virile. Quanti baci materni vanno a finire su teste non infantili e quanti non materni su quelle infantili».

Ho letto questa citazione della Cvetaeva (Indizi terrestri, Guanda 1980) in uno dei tanti pezzi che il blog del Corsera la 27 ora(solitamente intelligente e interessante, nell’occasione di più) ha dedicato alla maternità in una ricorrenza, quella della festa della mamma, che mi è sembrata, sui media, più fortemente richiamata rispetto agli anni precedenti.

Sul Corsera online, intanto, ogni giorno c’è una nuova puntata di Una mamma imperfetta (gran bella idea e gran bella realizzazione di Ivan Cotroneo).

La maternità è argomento complesso, a molti strati, pieghe, pieni e vuoti, aspetti passibili di analisi psicologico-sociale e altri, piuttosto, da narrazione letteraria, autobiografia che tocca l’interpretazione che ciascuna dà, coscientemente o meno, della vita e della morte, del corpo e del pensiero, della concretezza e dell’astrazione, della terra e dell’anima. 

Su donne e maternità c’è ancora tanto da dire (da dirsi). Come molto da dire (da dirsi) c’è su uomini e paternità. Perché i figli sono figli di entrambi i genitori.

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