martedì 29 gennaio 2019

Frammenti d'un anno scolastico: Chi dà da mangiare a Dio






Leggiamo il racconto di Liliana Segre sulla sua espulsione da scuola a causa delle leggi razziali. La nostra lunga settimana della memoria – iniziata con la visione di alcuni documentari e conclusa con il diario di Anna Frank – si allarga ad una discussione sulle religioni.

Ci sono, in classe, alcuni ragazzi musulmani, qualcuno dei quali conosce gli ebrei perché, fin da piccolo, ha sentito delle guerre tra il suo paese, l’Egitto e Israele.

Proviamo a ricostruire i principi fondamentali delle tre religioni del Libro e s’infittiscono i commenti su come i comportamenti di quanti si dichiarano fedeli dell' uno o dell’altro credo ne siano spesso ben poco rispondenti (in particolare, si riconoscono tutti serenamente peccatori nel campo della morale sessuale prematrimoniale).

Un ragazzo, italiano – “Sono battezzato, ho fatto la comunione e anche l’altra cosa, come si chiama? La cresima? Si la cresima” – resta a lungo silenzioso, poi sbotta: “Io ci credo e non ci credo… perché: se c’è Dio prima di lui chi c’era? Chi l’ha fatto nascere? Chi gli ha dato da mangiare?”

Continua a fare (farsi) domande, come se non potesse più trattenerle, poi fa un gesto per dire (dirsi) basta: “La testa mi s’ingrippa quando ci penso.”

Anche a molti teologi e filosofi, in realtà.





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