venerdì 13 settembre 2019

Il momento migliore per piantare un albero







«Quand’è il momento migliore per piantare un albero? Vent’anni fa. (…) Quand’è il prossimo momento migliore? Adesso.»

Mi ha emozionato leggere questo detto cinese – ripreso ne Il sussurro del mondo, il libro di Richard Powers, vincitore dell’ultimo Pulitzer.

C’è sempre da coltivare. Coltivare la terra. Coltivare la mente. Coltivarsi. Con buon pane e parole buone. Non per nulla coltura e cultura hanno la stessa etimologia.

E, quando non lo si è fatto a tempo debito (vent’anni fa e neppure diciannove o quindici o cinque), è possibile, anzi necessario cominciare adesso.

Preziosa è l’arte del rammendo, del riannodare i fili interrotti, del cominciare/far ricominciare anche quando sembra troppo tardi, troppo inutile.

Chi si trova, in qualche modo, nella posizione dell’insegnante ha il dovere di favorire le condizioni perché chi non sa, chi non ha cominciato a coltivarsi tanti anni prima, possa iniziare adesso. 

E, in questo processo, lo aiuta certo tutto ciò che conosce, tutta la sua cultura, ma anche la consapevolezza dei tanti vuoti di conoscenza (e di umanità), che conserva. È il riconoscimento di questa mancanza che gli dà uno sguardo che, per chi inizia adesso, sarà acqua e concime.

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