lunedì 25 giugno 2018

A Chichita Calvino






Non ricordo l’anno né il mese. Certo, in quei giorni, una qualche rivista aveva ripreso un carteggio: “Non posso vivere fuori dal cerchio magico del nostro amore”, o qualcosa di simile. Parole non scritte per lei.

Scartando quel pacchetto di libri e leggendo il biglietto d’accompagnamento (purtroppo disperso), mi chiesi: Com’è che sapeva di Nisida e del suo carcere? Chi le aveva detto che stavamo provando a riorganizzare una Biblioteca? Com’è che, quale fedele custode dell’opera del marito, aveva pensato anche a noi?

Non avevo risposte da darmi. Ma avvertii una sensazione particolare: come se m’avesse sfiorato un vento leggero e tagliente: lo spirito della Letteratura.

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