lunedì 1 settembre 2014

Una carrozza per Wincester, per passare qualche ora con Jane Austen






Chi, come me, considera i romanzi dell’immensa Jane Austen (nel mio caso, soprattutto Orgoglio e pregiudizio e Persuasione) non solo dei capolavori letterari, ma anche dei fedeli compagni di vita, capaci di rasserenare, consolare, dare forza ed energia – passerà qualche ora gradevole, immersa nella sua presenza e nelle sue atmosfere con Una carrozza per Wincester.

Unendo la sua passione per la Austen e la sua esperienza clinica (è aiuto strumentista ospedaliero a Treviso), Giovanna Zucca immagina che l’autrice inglese, abbia vissuto negli ultimi mesi di vita un grande amore con Thomas Addison, il medico che qualche anno avrebbe diagnosticato e dato il suo nome al morbo che, forse, l’ha portata prematuramente alla morte.

Intorno a loro, prendono vita la sorella di Jane, Cassandra, e molti personaggi in cui è facile riconoscere voluti riferimenti a quelli raccontati dalla Austen nelle sue pagine.

Ne viene fuori il piccolo mondo della campagna inglese con la sua buona educazione, i suoi formalismi, le sue ipocrisie. Un mondo in cui si staglia la figura di Jane: fisicamente fragile, ma forte nelle sue idee, libera di pensiero, capace di smontarlo, tutto quel mondo, con il suo sguardo ironico e la sapiente creazione dei suoi libri.

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