Il meglio per te è crescere e diventare un uomo buono.
Come il buon seme, il seme che va dentro la terra in profondità e mette radici,
quando è il suo tempo sboccia alla luce.
Come ha scritto, a suo
tempo, il The Sunday Telegraph, L’infanzia
di Gesù di J.M. Coetzee è un romanzo
che continua a girare in testa.
Perché è un sorta di viaggio
“dentro” il senso della vita, della storia, del terreno e del sopra-terreno, e,
soprattutto, della paternità e della maternità, del “crescere” un figlio e del “diventare
uomini e donne” grazie a lui, dell’accettazione della realtà e del desiderio
profondo del cuore umano di raggiungere posti dove cominciare una nuova vita.
In qualche modo anche
sconcertante, lascia pieni di domande e fissa alcuni punti fermi.
Sono molto felice del Pulitzer
a Donna Tartt per Il cardellino. Come
sono stata contenta del 110 e lode che le attribuito D’Orrico sulle pagine
della Lettura del Corsera. Davvero il
più bel libro che ho letto nel 2014.
Due libri notevoli in un
mese, Il cardellino e L’infanzia di Gesù – anche se, nel
frattempo, ne ho letti di molto meno interessanti – è una gran bella cosa.
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