Parlare
di desiderio, non è cosa.
Il
desiderio può avere come oggetto solo il bello, il buono, la felicità: i pesi
che ti scivolano da dosso, il sole che riappare, le tessere dell’esistenza che
si armonizzano.
In
questo caso, che sarebbe di paura, dolore e morte, forse la parola più
appropriata potrebbe essere preghiera
o, meglio, supplica.
Meglio
sarebbe non accadesse mai, né prima né dopo la mia morte, ma se, nel tempo
della mia vita, ci dovesse essere un terremoto terribile a Reggio, vorrei
essere lì e se, fosse distruttivo, vorrei morire insieme alla mia terra.
Nessun commento:
Posta un commento