Ho
passato questo pomeriggio a leggere, con emozione profonda, E’ così lieve il tuo bacio sulla fronte, il libro, bello e necessario, che Caterina Chinnici ha dedicato alla storia di suo padre, grandissimo magistrato, ucciso dalla mafia (oggi avrebbe compiuto 89 anni).
Da
qualche anno, Caterina Chinnici è a capo del Dipartimento giustizia minorile e,
in questa veste, mi è capitato di incontrarla un po’ di volte. Provando
ogni volta un tremore forte al solo, salutandola, pronunciare il suo cognome.
Perché
quel cognome mi è rimasto in mente dal 29 luglio di 30 anni fa (come da venti
anni mi sono rimasti in mente Falcone e Borsellino): come un dolore anche mio e
un’anche mia gratitudine a chi, avendo il coraggio di adempiere fino in fondo il
proprio dovere, dà agli altri un motivo in più per cercare di essere persone decenti.
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