Quante cose si possono apprendere con una semplice passeggiata.
Non solo sulla riva del mare, tra gli alberi in frutto nelle campagne o, in montagna, tra i boschi; anche, semplicemente, in città. Talvolta, bastano pochi minuti a piedi.
Se andate a passeggiare su quella meraviglia che è il Lungomare Falcomatà, arrivando all’ex Arena dello Stretto, fermatevi un attimo davanti ad Athena Promachos.
Non che sia statua di bellezza assoluta, ma questa dea combattente posta a simbolica protezione della città, ha un particolare molto interessante: non guarda verso il mare.
Chi l’ha fatta mettere così* pensava – come pensano tanti altri, basti ricordare i versi di Kavafis In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,/né nell'irato Nettuno incapperai/se non li porti dentro/se l'anima non te li mette contro – che i nemici veri vengono, sempre, da dentro e che è dentro che bisogna trovare le energie giuste per combattere e ri-prendere costantemente la via del bene.
Le lezioni non piacciono più quasi a nessuno. A scuola, maestri e professori fanno ormai una gran fatica a farsi ascoltare. Chissà se va meglio alle statue delle dee.
Pubblicato su Zoomsud http://www.zoomsud.it/commenti/39669-la-lezione-di-athena-promachos.html
*L'ha fatta disporre così il più grande sindaco della storia reggina, Italo Falcomatà
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