giovedì 2 agosto 2012

Rosalba e Muti controfirmano Pasolini


Le conferme sono morte. Le sconferme sono vita.

Cito, a memoria, dalle poesie di Pasolini, con una nota a latere: il verso è scritto molto meglio di quanto io ricordi, ma ha questo significato: quando ciò che ci aspettiamo che accada accade non c’è nulla della novità prodotta da quello che, accadendo, invece, in qualche modo ci smentisce.
Non si tratta di un verso dedicato alla Calabria, ma mi sembra possa degnamente concludere il dibattito che nella nostra regione e non solo si è da settimane innestato su alcune affermazioni del poeta de “Le ceneri di Gramsci” e de “La religione del mio tempo”.

Prendiamo la Calabria di questi ultimi giorni.

Da una parte la conferma – dalle varie indagini della magistratura attualmente in corso – di quell’intreccio di interessi, intrallazzi, illeciti tra la politica, l’economia, la cosiddetta società civile, la ‘ndrangheta ecc. ecc. che ammorba l’aria, stronca il futuro, toglie vita.

Dall’altra delle sconferme. Ovvero delle novità che aprono contraddizioni in positivo, che possono dare nuova linfa. Un po’ come quelle feritoie che, nei tunnel che sembrano senza uscita, fanno intravvedere l’azzurro del cielo, ancorandoti, mentre ancora sei nel buio, alla certezza che alla luce arriverai.

Per esempio, la sconferma certificata da un maestro abituato a dirigere le orchestre più famose del mondo: “E’ d’obbligo dire due parole in una serata così particolare e bella fatta da e per questi ragazzi – ha detto Muti, dirigendo i 270 ragazzi delle bande calabresi – Voglio sottolineare che quello che sta succedendo qui è enorme, straordinario, è il sogno di una vita speso nella musica e nella cultura. Quella musica e la cultura che devono avere nel nostro Paese la giusta espressione. Ringrazio questi ragazzi, questa orchestra bandistica di giovani valorosi, i loro insegnanti per il modo in cui educano alla musica e le famiglie che hanno creduto che la musica è basilare per il progresso e la cultura del nostro Paese. L’Italia deve molto alla musica, è il paese della musica anche se, negli ultimi anni, è diventato il Paese della storia della musica. La sinfonia è avere un gruppo di persone che vive insieme e sempre insieme cerca l’armonia, la bellezza, il raggiungimento di ideali che stanno al di sopra di tutto. Suonare e imparare la musica sono i fondamenti del vivere in uno stato civile. Io non ho mai incontrato un amante della musica che sia un criminale e posso dire che questa Regione ne è l’esempio. Io sono un uomo del Sud e ho avuto fortuna grazie alla musica; vi auguro che attraverso questa abbiate conforto e benessere. Questo è un appello ai governanti di oggi perché quelli di ieri ci hanno deluso: suonare la musica vuol dire insegnare ai ragazzi il culto del bello”.

O la sconferma che viene dalla conquista del bronzo alle Olimpiadi di Londra da parte di Rosalba Forciniti, che da Longobucco si trasferisce, a sedici anni, a Roma, per continuare ad allenarsi al centro federale per i Carabinieri e studia Scienza Politiche. I giornali hanno, giustamente messo in rilievo la forza, la determinazione, l’allegria e la grazia di questa ventiseienne carabiniera, la prima donna calabrese a vincere, dopo cinque uomini, una medaglia olimpica e hanno raccontato di come, dopo l’urlo della vittoria, la sua prima frase sia stata “I love you, papi”. Poi ha spiegato: “Ho iniziato a fare judo da bambina. Mia madre non voleva perché ero già un maschiaccio. Poi ho insistito con mio padre. Ed ora eccomi qui”.

Eccola qui, appunto: il volto possibile d’una nuova femminilità calabrese che raggiunge i suoi sogni e che, invece di trovarsi le ali tarpate da un padre magari solo troppo spaventato dai pericoli che lei corre nell’ampio e complicato mondo, se lo trova accanto: “L'ho seguita fin da bambina in tutto il mondo. Non l'ho lasciata mai. Anche oggi ci siamo visti: sapeva che noi eravamo con lei”.

Pubblicato su Zoomsud col titolo 5/Pasolini, Rosalba e Muti: l'importanza delle "sconferme"  http://www.zoomsud.it/commenti/37422-5-pasolini-rosalba-e-muti-limportanza-delle-qsconfermeq.html

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