martedì 15 settembre 2020

Ai miei colleghi: Dipende da voi

 


Prima, sono in tanti a doverci pensare: da chi ne ha compito istituzionale alle famiglie. Ma, quando la porta dell’aula si chiude (magari, ora è meglio lasciarla aperta), non contano più i ministri, i responsabili regionali del miur, i presidi o chicchessia. C’è solo l’insegnante e Giovanni, Francesca, Samantha o Omar.

Dalla capacità degli insegnanti di affrontare i problemi di oggi con intelligenza, sensibilità, creatività - dal loro sognare insieme ai ragazzi un domani possibile -  dipende il futuro di un bel po’ di generazioni.

È la qualità degli insegnanti (nonché dal numero, adeguato ai bisogni) il perno intorno a cui la società può ritrovare lo slancio di ricostruirsi, di rimettersi in moto, di innestare la marcia di buon futuro.

Non c’è ripresa economica che tenga se non cresce la cultura. E non c’è cultura possibile per tutti senza buona scuola.

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