Josephine Condemi ha presentato Sangue giusto di Francesca Melandri |
Non
immaginavo che ci potesse essere un filo sottile tra il quartiere più a sud di
Reggio e l’Africa colonia italiana e che tanti ricordi, messi tra parentesi,
potessero chiaramente riemergere.
Ha
cominciato, in sala, Aldo Pellegrino parlando dell’esperienza in Etiopia del
fratello che cercava condizioni economiche migliori e si venne a trovare in una
situazione non solo economicamente poco brillante ma anche psicologicamente
pesante: “perché la nostra famiglia, non erano fascisti, erano cattolici dentro”
e quello che vedevano andava contro i loro principi.
Giuseppe Laganà |
Poi
sono arrivate altre testimonianze.
C’è
chi ha ricordato il padre, carabiniere, che aveva scelto l’Africa sperando di
non dover così partecipare ad una guerra che temeva imminente e si è ritrovato,
per cinque anni, prigioniero degli inglesi, un po’ in India, un po’ in Scozia,
tornando segnato da una sottile depressione che ciclicamente si è poi
ripresentata nel tempo.
Eva Nicolò, dirigente scolastica IC Cassiodoro-Don Bosco |
La
Storia, insomma, non ha confini. E le vicende di qualsiasi piccola periferia
possono intrecciarsi con fatti che avvengono e /o sono decisi molto lontano.
Foto di Nino Ferrara
Foto di Nino Ferrara
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