È sempre bello entrare
nel Laboratorio di Pasticceria. Ma a
dicembre di più. Un profumo di Natale avvolge e rallegra. Nello spacco, tra la
prima e la seconda parte della mattinata, facciamo un salto con alcune
colleghe.
Il maestro pasticcere, Ciro, sta tagliando l’impasto dei roccocò per
formare le ciambelline (90 grammi ciascuna) da mettere al forno. Un ragazzo sta
infilzando i panettoni per metterli a testa in giù (per me fu una scoperta che
bisogna farli stare così per evitare che si affloscino), un altro li sta
bucherellando per riempirli di crema al cioccolato bianco o nero, un altro
ancora ne sta inscatolando alcuni pronti per la consegna.
E. dice che è ancora
emozionato per quello che ha scritto due giorni prima, rispondendo all’invito
di una delle autrici che partecipano al nostro Laboratorio di Scrittura. Che è stato molto difficile per lui
tirare fuori alcuni ricordi tristi, che non voleva neppure farlo, ma poi gli è
venuto così e, alla fine, si è sentito meglio: perché riuscire a scrivere,
anche di cose troppo pesanti, le fa
diventare più leggere.
Torniamo in aula. Col
primo gruppo avevamo letto un racconto pubblicato in uno dei nostri libri di
qualche anno fa, con il nuovo gruppo ne leggiamo un altro. I ragazzi sono
curiosi di leggere quello che i loro compagni hanno scritto e cercano la
correlazione tra quegli scritti e il racconto che l’autore ne ha tratto.
S. sintetizza un altro
racconto, sempre tratto da uno dei nostri libri, che lui sta leggendo in camera
la sera: è quello che gli è piaciuto di più.
C. chiede di partecipare
al gruppo di scrittura, ne parlerà con la sua educatrice.
A., che ha iniziato a
farne parte da poco, vuole tornarci. Lo dice con una luce timidamente felice negli
occhi.
Anche lui, due giorni fa,
ha scritto una storia pesante. Ci sono
dolori così atroci. Drammi che spezzano la vita o le danno percorsi sbagliati.
E le parole sono così
fragili. Talvolta così inutili.
Eppure. Svuotano,
lasciano più nudi e, nello stesso tempo, rivestono. Di un calore buono. Di una
briciola di speranza.
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