Piccola nota per due libri, molto diversi
per tematiche, stile ed ispirazione di fondo, ma che ugualmente segnano l’autunno
letterario italiano.
Ad un certo punto, ho
smesso di contare i morti – mi sono sembrati un po’ troppi anche per una storia
nera. Ma Bacio feroce di Roberto
Saviano, edito da Feltrinelli, mantiene le premesse contenute nel libro precedente, La paranza dei bambini, ricostruendo,
con grande abilità linguistica, il crescente mondo della devianza minorile, alimentata da una marginalità sociale su cui l’attenzione
della politica resta deficitaria. Notevoli le pagine in cui si narra il
rapporto paranzini-fidanzate-figli- Eccezionali quelle che parlano della
relazione madri-figli paranzini.
Ogni
storia è una storia d’amore di Alessandro D’Avenia, edito da Mondadori
indaga sul sentimento più comune agli uomini (noi siamo le storie che ci raccontiamo e che ricordiamo), raccontando gli amori di chi, scrittori e poeti, è abituato a
cercare le parole più adatte per dirsi. Attraversata dal filo rosso della
vicenda di Orfeo ed Euridice, ne viene fuori una ricca carrellata di storie, da
quelle più quiete a quelle più drammatiche, tutte straordinariamente intense.
La più bella per me: un testa a testa tra l’amore di Dostoevskij e Anna e
Nadezda e Mandelsta’stam.
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