martedì 16 dicembre 2014

Natale nell'anima






Ho chiuso la sveglia, il letto ha il tepore d’un abbraccio di bene, e non ho nessuna voglia d’alzarmi.

Il cielo, da qualche giorno, è di caligine triste. Sa di paesi nordici, non di Mediterraneo.
Al lavoro non mancano problemi.
La città continua a percorrere i gradini del degrado.
L’Italia ci sprofonda (se solo potessi, me ne andrei in un luogo remoto del mondo almeno fino all’elezione del nuovo presidente della Repubblica: perché una nuova sceneggiata tipo primavera 2013 non la reggo).
L’Europa ha preso la china del ri-frantumarsi (cosa che la renderebbe marginale nel mondo e l’Italia, forse, di nuovo niente più che un’espressione geografica).

Mi alzo. Mi rivesto. Mi riscaldo bevendo acqua calda. Accanto al computer c’è la lista delle cose da fare. Un nuovo giorno comincia.

L’Avvento è inoltrato. Ho voglia di Natale nell’anima.


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