lunedì 30 dicembre 2013

Il 2014 e le elezioni europee






Non è stato un grande anno per l’Italia, il 2013. Ma, visto come sono andate le elezioni e il seguito, sarebbe potuto andare anche (molto) peggio.

Le prospettive per il 2014 sono (perlomeno) incerte.

C’è un impegno che andrebbe affrontato con intelligenza: le elezioni europee.

L’Europa, vista come la malefica entità che ci obbliga a pesanti  “compiti a casa” (quasi sinonimo di altre tasse), è tutt’altro che amata.

E, al momento, in effetti, non è riuscita ad essere molto di più di un’unità monetaria e di mercato, priva di un’anima.

A suo tempo, non m’era sembrata importante la vicenda dello scrivere a chiare lettere le sue “radici cristiane”. Oggi, che non si sappia dov’è il nucleo della nostra civiltà (la Grecia, Roma, il cristianesimo…) mi sembra una grande limite alla capacità di affrontare il presente e il futuro.

Lo so che non sarà così. Ma mi piacerebbe molto una campagna elettorale ALTA per le elezioni europee. Con candidati colti e competenti, che sappiano d’economia e di welfare. Che conoscano le lingue e abbiano orizzonti ampi. Che sappiano fare d’ogni nostra contrada uno spazio d’Europa. E contribuiscano a dare all'Europa un cuore intelligente e sensibile.


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