Non è stato un grande anno per l’Italia,
il 2013. Ma, visto come sono andate le elezioni e il seguito, sarebbe potuto
andare anche (molto) peggio.
Le prospettive per il 2014 sono
(perlomeno) incerte.
C’è un impegno che andrebbe
affrontato con intelligenza: le elezioni europee.
L’Europa, vista come la malefica
entità che ci obbliga a pesanti “compiti
a casa” (quasi sinonimo di altre tasse), è tutt’altro che amata.
E, al momento, in effetti, non è
riuscita ad essere molto di più di un’unità monetaria e di mercato, priva di un’anima.
A suo tempo, non m’era sembrata
importante la vicenda dello scrivere a chiare lettere le sue “radici cristiane”.
Oggi, che non si sappia dov’è il nucleo della nostra civiltà (la Grecia, Roma,
il cristianesimo…) mi sembra una grande limite alla capacità di affrontare il
presente e il futuro.
Lo so che non sarà così. Ma mi
piacerebbe molto una campagna elettorale ALTA per le elezioni europee. Con
candidati colti e competenti, che sappiano d’economia e di welfare. Che
conoscano le lingue e abbiano orizzonti ampi. Che sappiano fare d’ogni nostra
contrada uno spazio d’Europa. E contribuiscano a dare all'Europa un cuore intelligente e sensibile.
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