martedì 19 febbraio 2013

La (mia) riscoperta del Latino


 
Per lavoro, torno a occuparmi di Roma e Romani con un’intensità che ho lasciato al liceo "Tommaso Campanella" (all’Università ho studiato e ristudiato Storia dal Medioevo in poi; da insegnante, fatti salvi alcuni cenni dalla preistoria a seguire, mi sono dedicata soprattutto a quella Moderna e Contemporanea).

E, con una  certa meraviglia, visto che al Liceo ho fortemente amato il Greco e molto meno la lingua di Roma, scopro che il Latino mi appassiona. Più di molte letture d’oggi.


Rimando alla lettura su La Stampa di oggi del bell'articolo di Alberto Mattioli su
La riscossa del latinorum http://www.lastampa.it/2013/02/18/societa/la-riscossa-del-latinorum-f7MvGVmwMLPZn14Rk9trZP/pagina.html


Nella foto, la targa della via reggina dedicata alla figlia di Augusto,  Giulia, che, esiliata dal padre, passò alcuni anni nella città calabrese.
 

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