Per
lavoro, torno a occuparmi di Roma e Romani con un’intensità che ho lasciato al
liceo "Tommaso Campanella" (all’Università ho studiato e ristudiato Storia dal Medioevo in poi; da
insegnante, fatti salvi alcuni cenni dalla preistoria a seguire, mi sono dedicata soprattutto
a quella Moderna e Contemporanea).
E,
con una certa meraviglia, visto che al
Liceo ho fortemente amato il Greco e molto meno la lingua di Roma, scopro che il
Latino mi appassiona. Più di molte letture d’oggi.
Rimando alla lettura su La Stampa di oggi del bell'articolo di Alberto Mattioli su
La riscossa del latinorum http://www.lastampa.it/2013/02/18/societa/la-riscossa-del-latinorum-f7MvGVmwMLPZn14Rk9trZP/pagina.html
Nella foto, la targa della via reggina dedicata alla figlia di Augusto, Giulia, che, esiliata dal padre, passò alcuni anni nella città calabrese.
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