lunedì 3 ottobre 2016

La stagione dell'assenza







Ranati, cachisse, cutugne, sorbi. (Melagrane, caki, cotogne, sorbe) 

Frutti che mi commuovono già solo a nominarli: 

1) perché mi rimandano ad un’infanzia in cui ho gustato come bellezza pura le povere ricchezze del mondo contadino; 

2) perché tirano in me quel filo che, di passo in passo, mi riporta a quando ero magno-greca e tutto si indorava della luce quieta e potente del mito.

Ma c’è un’altra ragione per tanto sommovimento interiore. 

L’ho scoperta in un inatteso ritorno a Pellaro tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. 

Erano quaranta anni che non passavo qualche giorno a Pellaro all’inizio dell’autunno. 

Ed è proprio questo vuoto, questa mancanza, l’assenza dalla mia terra a colmare di struggimento i frutti d’autunno della mia infanzia.

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