mercoledì 6 aprile 2022

Quante Bucha dovremo vedere?

 

 

Foto dal Web. La prima è di Zelensky il 23 febbraio, il giorno prima che l'Ucraina fosse invasa. La seconda è del 4 aprile, quando il presidende dellìUcraina visita Bucha


Uno. Sarebbe terribile, tra qualche decennio, dover prendere atto, con vergogna, che “l’Europa non ha fatto abbastanza” di fronte alla guerra scatenata dalla Russia in Ucraina. Ovvero: l’Europa sta facendo abbastanza in termini di aiuto militare all’Ucraina e di embargo economico alla Russia? Quante Bucha dovremo ancora vedere?

Due. Si può davvero trattare con chi compie simili orrori? Come ha detto qualcuno, la Russia non sta denazificando l’Ucraina, sta nazificando se stessa (e già aveva una buona esperienza staliniana). Sarebbe stato possibile trattare con Hitler?

Tre. L’aggressione russa – benedetta dal patriarca moscovita Kirill – pone anche problematiche di carattere religioso. Sono saltati anni di tentativi di raccordo tra le confessioni cristiane. E, se l’ortodossia russa ne esce molto male, la cattolicità avrebbe potuto (e anche dovuto?) essere più esplicita. Il viaggio a Kiev del papa – messo in campo ma non attuato – sarebbe stata la profezia del nostro tempo.

Quattro. Questa è una di quelle situazioni storiche in cui i distinguo non sono possibili: o di qua o di là. I super partes, i pacifisti di maniera stanno con l’aggressore. La vergogna scende fitta su alcuni talk show, mentre ci sono giornalisti, come Francesca Mannocchia, che bisogna ringraziare per stare sul campo e far vedere che sta succedendo e come Jacopo Iacoboni che prima di altri ha visto tanti, pessimi, fenomeni nel nostro paese.

Cinque. Il dibattito italiano squaderna un alto tasso di filoputinismo, frutto, soprattutto, di intrallazzi economici (di vertici di partiti e consorterie varie), esaltazione della presunta “purezza” ideale (e religiosa) della Russia di fronte al debosciato Occidente (e non uno che si scagli contro l’Occidente andrebbe a vivere in Russia), rimasugli di vetero antiatlantimo e antiamericanismo. La domanda è: che succederà alle elezioni del 2023?

 

Questa foto - tratta dal web - è successiva al mio post. Ed ha un valore evocativo eccezionale: l'urlo, al mondo e al cielo, di una terra martoriata.

 

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