domenica 12 febbraio 2017

La Battaglia di Mel Gibson e altri film








Delle due ore e venti che dura La Battaglia di Hacksaw Ridge di Mel Gibson, una mezzora l’ho passata ad occhi chiusi per evitarmi le scene più cruente di orrori bellici e per un bel po’ mi è sembrato di vedere una replica di Full metal jacket. Ciò nonostante, sono uscita dal cinema emozionata e pensante. Ovvero pensante al film e non ad altro come molte visioni inducono.

La storia di Desmond Doss, primo obiettore di coscienza a ricevere la medaglia d'onore, è tra le più belle portate a cinema negli ultimi anni: coinvolge, commuove, permette di passare un dopo cinema tra amici con scambi di riflessioni non banali.

La forza della sua fede e il sostegno dell’amore di Dorothy, che sembrano concentrarsi in una piccola Bibbia consentono a Doss, contro ogni razionale possibilità, di realizzare la vocazione, nata dalla sua personale esperienza di dolore e violenza: “Occorre qualcuno che rimetta insieme qualche pezzo del mondo, mentre tutti sono così intenti a farlo a pezzi.”

Riporta vita e umanità proprio dove vita e umanità sembrano soccombere nell’atrocità più distruttiva.

Andrew Garfield, che non buca lo scherma in Silence, offre qui una interpretazione di quelle che restano. 
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Ultimamente, ho visto due film italiani, due film diretti da registi del Sud e che del Sud parlano, che mi sono piaciuti: 

L’ora legale di Ficarra e Picone ha il merito di porre, con ironia, un tema importante: quanto il Sud, quanto l’Italia vuole davvero il cambiamento, giacché il cambiamento di una società non è solo il cambiamento degli altri, ma anche di se stessi, la rinuncia ai piccoli o grandi privilegi che l’illegalità diffusa consente a tutti o quasi.

Indivisibili di Edoardo De Angelis sfiora il capolavoro, mostrando una periferia del Sud dal degrado ambientale e umano selvaggio, che non toglie purezza e dolcezza, una dolcezza molto femminile, alle gemelli siamesi protagoniste, il cui legame fisico non è, comprensibilmente, anche psicologico, ma in qualche modo, commoventemente poetico.

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