sabato 1 agosto 2015

Il mio paese dalla trama interrotta






«Come sempre a fine luglio torno al paese, per la grande festa del Carmine, torno a questi spuntoni di roccia che sono sempre uguali, sempre uguali da quando li ricordo. Quest'anno devo fare i conti con un dolore inatteso e mi chiedo quanto ne può contenere un cuore solo.

Non è questo il mio paese, non è questo il patto sottoscritto sulla roccia da cui il mare era lontano: un lumino per ogni morto; il riparo a ogni ritorno.

Eppure, non mi risolvo. Aspetto.

O case vuote, muri, alberi, siate il sorriso che è negato.

O parole dimenticate, tornate a far rumore, tornate a sorpresa in una ninna nanna, nel lettone con la coperta all'uncinetto, dove c'è un filo tirato per fare un dispetto. »

È raro, ma talvolta capita che uno scrittore – in questo caso, Carmen Pellegrino (il suo Cade la terra è tra i cinque finalisti del Campiello) – lasci un segno letterario anche in uno stato fb.



Anch’io torno al paese, più o meno a metà luglio. Ma il paese non è più uguale, da tempo, ai miei ricordi. Certo, laggiù, l’Etna, maestosa e quieta, resta l’orizzonte d’ogni mio sguardo, ma, intorno, dell’antica bellezza, resta sempre meno. Per reggere lo scempio di questo, come d’altri luoghi calabri, bisogna fare esercizio di selezione visiva – inquadrare gli scorci belli, lasciare ai margini, le brutture, l’incuria, il raffazzonato – e di selezione olfattiva – gli olezzi di sporco, di animali morti, di fogna superano di gran lunga le scie di gelsomino e bergamotto – e soffermarsi solo sui gesti di umana cortesia e di civile resistenza di tanti (gesti ancora più apprezzabili nella diffusa desertificazione anche dei sentimenti).

Eppure, questa resta – è – la mia casa più vera.



Nei commenti alla pubblicazione del rapporto Svimez, si leggono anche spunti molto interessanti, non solo analisi, ma proposte perché il Mezzogiorno esca dal coma e l'Italia, conseguentemente, ricominci a crescere. Le classi dirigenti del paese e quelle meridionali, che hanno le responsabilità maggiori del processo che ha portato la Magna Grecia a stare molto peggio della Grecia, riusciranno a trovare uno sguardo di futuro?

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