mercoledì 21 giugno 2023

Lavoro sacro

 

Foto dal Web

«Sapeva solo che il bambino era la sua garanzia. Disse: Se non è lui il verbo di Dio allora Dio non ha mai parlato» Cormac McCarthy La strada

 

Non ho mai lavorato tanto, nei decenni in cui ufficialmente ho lavorato, quanto nei due anni di ginnasio (ai miei tempi, esisteva il ginnasio), quando, sotto il peso contemporaneo di latino e greco (ho fatto la scuola media unica, senza latino), non ricordo un attimo di respiro dalla scrivania. Anche se, allora, avrei detto “sto studiando” e non “sto lavorando”.

Solo da lavoratrice effettiva ho compreso quanto avessi davvero lavorato negli anni dello studio. E ho retrocesso l’inizio del lavoro all’inizio della scuola elementare, lasciando l’asilo (che, allora, era asilo, non scuola dell’infanzia) in una sorta di tempo sospeso tra la primissima e la prima infanzia.

Solo oggi capisco che si inizia a lavorare da subito. Un lattante è un lavoratore indefesso. Ha bisogno di tanti addetti al suo servizio, ma la sua dedizione a succhiare il latte, a crescere, è un lavoro sacro.

La crescita buona dei bambini dovrebbe essere il compito sacro della società.

 

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